3 Marzo 2021
Il Garante per la privacy il primo marzo ha preso posizione sul discusso tema del c.d. “pass vaccinale”. Trattandosi di un trattamento di dati definiti “particolarmente delicati”, il Garante ha evidenziato il rischio che un trattamento non conforme potrebbe determinare discriminazioni, violazioni e compressioni illegittime di libertà costituzionali.
E’ stata sottolineata la necessità di uno specifico intervento legislativo conforme ai principi in materia di protezione dei dati personali. Ma ciò che assume maggiore rilievo sono le perentorie conclusioni del Garante che, in assenza di tale base normativa, stabilisce che “l’utilizzo in qualsiasi forma da parte di soggetti pubblici e di soggetti privati fornitori di servizi destinati al pubblico di app e pass destinati a distinguere i cittadini vaccinati dai cittadini non vaccinati è da considerarsi illegittimo”.
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