15 Aprile 2021
Buone notizie per i consumatori in caso di rimborso anticipato di un finanziamento
Nella sentenza del 9.4.2021, infatti, il Tribunale di Milano, in sede di appello, ha stabilito che l’art.125-sexies TUB deve essere interpretato nel senso che IL CONSUMATORE HA DIRITTO, IN CASO DI ANTICIPATA ESTINZIONE, AL RIMBORSO PROPORZIONALE DI TUTTI I COSTI SOSTENUTI, non solo di quelli che sarebbero dovuti per la durata residua del finanziamento, ma anche delle commissioni accessorie.
Si è così riconosciuta l’efficacia orizzontale in via indiretta della direttiva n.2008/48, recepita in Italia con il d.lgs. n.141/2010, in forza dell’obbligo di operare un’interpretazione conforme ai principi del diritto europeo (c. CGUE 10.4.1984, causa 14/83) e considerando che la norma nazionale sostanzialmente riproduce l’art. 16.1 di tale direttiva.
La Corte di Giustizia aveva già chiarito che una corretta interpretazione dell’espressione “costi dovuti per la restante durata del contratto” di cui all’art.16.1 della direttiva summenzionata impone di prendere in considerazione la totalità dei costi sopportati dal consumatore e nel ridurne l’importo in proporzione alla durata residua del contratto (c. CGUE, sentenza 11/9/2019, C383/18, caso “Lexitor”).
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8 Aprile 2021
Assicurazioni r.c. auto più trasparenti
Il prossimo 30 aprile 2021 entrerà in vigore il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 4 gennaio 2021 con il quale è stato approvato il «Modello Elettronico». Tale strumento sarà utilizzato dalle compagnie assicurative e costituirà lo standard informativo comune su cui si dovranno basare le offerte assicurative nel ramo della r.c. auto, fornite mediante i siti internet delle compagnie ed il servizio del Nuovo Preventivatore Pubblico.
In continuità con la predetta norma, l’IVASS ha pubblicato, il 26 marzo, il suo Schema di Regolamento recante disposizioni relative alla realizzazione del Nuovo Preventivatore. La fase di pubblica consultazione scadrà il 25 maggio 2021.
Con il Nuovo Preventivatore, IVASS e Ministero dello Sviluppo Economico intendono offrire un servizio online gratuito e imparziale di comparazione dei premi dei contratti di r.c.auto proposti da tutte le compagnie assicurative. Il sistema consentirà di mettere a disposizione dei consumatori e intermediari assicurativi i preventivi predisposti sulla base del Modello Elettronico e quindi consentirà al consumatore di ricevere un’informativa corretta, trasparente ed esaustiva sui premi offerti dalle compagnie nel ramo della r.c. auto.
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25 Marzo 2021
Il ruolo di amministratore di società non può essere mai una pura formalità
Nemmeno nei casi in cui, appartenendo la società ad un gruppo, l’amministratore si sia limitato ad eseguire decisioni prese da altri in diverse sedi.
Così ha stabilito la Cassazione Civile nella recentissima sentenza del 3.3.2021 n.5795: l’essere rimasto estraneo alla gestione della società, consentendo ad altri di ingerirsi nella stessa, non esenta l’amministratore da responsabilità. Al contrario, ciò configura una colposa omissione dei doveri di diligente gestione della società amministrata, laddove abbia permesso il compimento di iniziative gestorie in violazione degli obblighi inerenti alla conservazione dell’integrità del patrimonio sociale.
L’appartenenza al gruppo è al più idonea a configurare una concorrente responsabilità dell’amministratore della holding, ove abbia di fatto esercitato anche poteri di amministratore delle controllate, disattendendo l’autonomia delle stesse e riducendo i relativi amministratori ad esecutori dei suoi ordini.
La responsabilità degli uni si aggiunge –senza escluderla- alla responsabilità degli altri, ove questi siano venuti meno all’adempimento dei loro doveri nei confronti della società di appartenenza.
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18 Marzo 2021
Quanto vale la reputazione aziendale?
Molto, a giudicare dalla sempre crescente attenzione al rispetto di norme e i principi etici da parte delle imprese e dei loro stakeholder.
Si parte dall’elaborazione di Codici Etici, che dimostrano la sensibilità per i temi dell’ambiente, della sicurezza e del divieto di discriminazioni ed all’attenzione alla loro concreta attuazione nel contesto aziendale.
Da tempo, inoltre, è stata percepita l’importanza dell’adozione di Modelli Organizzativi ex D. Lgs. 231/2001 per la prevenzione dei reati all’interno dell’azienda.
Da segnalare, poi, la tutela rafforzata dei soggetti che segnalano illeciti (c.d. “whistleblowers”), ai sensi della L. 179/2017.
Da non dimenticare, infine, il rating ESG (Environment, Social and Governance).
Lègister offre assistenza alle aziende in tali campi, supportando i propri clienti che intendono dotarsi di codici etici e di idonei strumenti di prevenzione degli illeciti, nell’ambito di un percorso che può condurre ad ottenere l’attestazione del rating di legalità dall’AGCM, riconosciuto alle imprese che operano secondo principi di legalità, trasparenza e responsabilità sociale, da cui derivano anche benefici e vantaggi nei rapporti con la PA e con gli istituti di credito.
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9 Marzo 2021
Covid-19 e rinegoziazione dei contratti di durata: obbligo o facoltà?
Da un anno a questa parte assistiamo a un acceso confronto tra proprietari, da un lato, e conduttori/affittuari, dall’altro: la pandemia ha, infatti, inciso significativamente sull’equilibrio economico dei contratti di durata stipulati prima del febbraio 2020 e non sempre si è scelta la strada della rinegoziazione, spesso ritenendo che si trattasse di una mera eventualità.
La posizione della giurisprudenza più recente è invece un’altra: la rinegoziazione è un vero e proprio obbligo, quando l’equilibrio originario è andato perduto per cause sopravvenute fuori dal controllo delle parti, come la diffusione del Covid-19.
Ne parla l’avv. Chiara Mantelli in un contributo pubblicato su Norme & Tributi Plus de Il Sole 24 Ore.
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3 Marzo 2021
Privacy e Pass Vaccinale: la pronuncia del garante
Il Garante per la privacy il primo marzo ha preso posizione sul discusso tema del c.d. “pass vaccinale”. Trattandosi di un trattamento di dati definiti “particolarmente delicati”, il Garante ha evidenziato il rischio che un trattamento non conforme potrebbe determinare discriminazioni, violazioni e compressioni illegittime di libertà costituzionali.
E’ stata sottolineata la necessità di uno specifico intervento legislativo conforme ai principi in materia di protezione dei dati personali. Ma ciò che assume maggiore rilievo sono le perentorie conclusioni del Garante che, in assenza di tale base normativa, stabilisce che “l’utilizzo in qualsiasi forma da parte di soggetti pubblici e di soggetti privati fornitori di servizi destinati al pubblico di app e pass destinati a distinguere i cittadini vaccinati dai cittadini non vaccinati è da considerarsi illegittimo”.
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25 Febbraio 2021
Possono essere licenziati gli operatori sanitari che rifiutano il vaccino antiCovid?
Pare di sì, anche senza un espresso obbligo vaccinale imposto dalla legge.
È questo l’orientamento rigoroso che si sta facendo strada per bocca di alcuni noti giuslavoristi e che si fonda sul fatto che le mansioni svolte da chi esercita professioni sanitarie o lavora nelle RSA richiedono uno standard di sicurezza particolarmente elevato, che deve essere fatto rispettare, non soltanto per la sicurezza dei lavoratori, ma anche dei terzi che si trovino nell’ambiente di lavoro.
Per la maggior parte delle altre categorie di lavoratori (ove non caratterizzate da esigenze di sicurezza altrettanto stringenti) invece, il chiaro disposto dell’art. 32 della Costituzione (“nessuno può essere obbligato ad un trattamento sanitario se non per disposizione di legge”) rende più difficile ipotizzare il licenziamento del lavoratore che rifiuti la somministrazione del vaccino. Tuttavia, ove il datore di lavoro ritenga che il lavoratore non sia comunque idoneo allo svolgimento del compito assegnatogli in conseguenza del rifiuto del vaccino, potrà sospenderlo senza diritto alla retribuzione (ad eccezione dei casi in cui la prestazione lavorativa possa essere compiuta integralmente da remoto).
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18 Gennaio 2021
Speranza per gli obbligazionisti ante Bail-In
Il tribunale di Amsterdam ha recentemente emesso un’interessante sentenza a favore di sottoscrittori (fra cui alcuni italiani) di subordinate bonds emessi da due banche olandesi, SNS Reaal e SNS Bank, nazionalizzate in epoca precedente il bail-in.
In base al regime di bail-in, tutti devono contribuire al salvataggio dell’istituto con modalità diverse a seconda della categoria di appartenenza: in questo contesto, i portatori di obbligazioni subordinate sono trattati poco meglio degli azionisti, che perdono interamente il capitale investito.
Il governo olandese, già prima dell’entrata in vigore del bail-in, fu precursore di tale principio e ritenne che gli obbligazionisti dovessero essere rimborsati a zero euro, al pari degli azionisti.
I sottoscrittori delle obbligazioni in questione non erano di questo avviso e si sono rivolti ai giudici, ottenendo un ristoro nei confronti dello Stato olandese, fissato tra il 65 e il 75% del valore nominale dei titoli, oltre interessi, pari in sostanza all’ultimo prezzo di quotazione dei titoli.
Questo principio potrebbe costituire un precedente interessante e aprire ai risarcimenti per coloro che si trovano in situazioni simili, prima dell’entrata in vigore del bail-in.
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