18 Gennaio 2021
Il tribunale di Amsterdam ha recentemente emesso un’interessante sentenza a favore di sottoscrittori (fra cui alcuni italiani) di subordinate bonds emessi da due banche olandesi, SNS Reaal e SNS Bank, nazionalizzate in epoca precedente il bail-in.
In base al regime di bail-in, tutti devono contribuire al salvataggio dell’istituto con modalità diverse a seconda della categoria di appartenenza: in questo contesto, i portatori di obbligazioni subordinate sono trattati poco meglio degli azionisti, che perdono interamente il capitale investito.
Il governo olandese, già prima dell’entrata in vigore del bail-in, fu precursore di tale principio e ritenne che gli obbligazionisti dovessero essere rimborsati a zero euro, al pari degli azionisti.
I sottoscrittori delle obbligazioni in questione non erano di questo avviso e si sono rivolti ai giudici, ottenendo un ristoro nei confronti dello Stato olandese, fissato tra il 65 e il 75% del valore nominale dei titoli, oltre interessi, pari in sostanza all’ultimo prezzo di quotazione dei titoli.
Questo principio potrebbe costituire un precedente interessante e aprire ai risarcimenti per coloro che si trovano in situazioni simili, prima dell’entrata in vigore del bail-in.
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