21 Febbraio 2022
Gli attuali parametri forensi, in vigore da ormai otto anni, non sono più adeguati all’aumento medio del costo della vita. Con questa premessa il Consiglio Nazionale Forense, con Delibera del 9.2.2022, n. 535 ha approvato in via definitiva la proposta di modifica al D.M. 55 del 2014, in un testo che dovrà essere inviato al Ministero della Giustizia, insieme alle osservazioni raccolte all’esito della consultazione dei Consigli dell’ordine e delle associazioni forensi più rappresentative.
L’art. 1 del nuovo testo proposto dal CNF, prevede l’incremento dei valori parametrici in rapporto all’aumento medio del costo della vita, mentre l’art. 2 fa riferimento all’adozione di un’unica percentuale per regolare gli aumenti e le diminuzioni dei valori base dei parametri, individuando la percentuale del 50%.
Con l’occasione, il CNF è anche intervenuto su una serie di questioni aperte, a partire dalla mancanza di una soglia economica di riferimento nel caso in cui l’avvocato ed il cliente pattuiscano una tariffa a tempo. Si tratta di una pratica da tempo utilizzata nel mondo anglosassone e ormai diffusa anche in Italia soprattutto nei rapporti tra gli avvocati e le imprese. A questo proposito, il CNF ha proposto di introdurre un nuovo articolo art. 27 bis, fissando la tariffa da un minimo di 200 euro e un massimo di 500 per ora o frazione di ora.
Tra le altre questioni, la proposta di una tabella ad hoc per le procedure concorsuali e del 30% per l’opera svolta per mediazione e negoziazione assistita, ambiti che stanno assumendo sempre maggiore rilievo nell’attività forense.
Per un approfondimento si rinvia all’estratto della delibera del CNF n. 54-A, relativo alla seduta amministrativa del 9 febbraio 2022.
Seguici su LinkedIn